Sintesi di un percorso quotidiano alla ricerca di un lavoro sperato, voluto e meritato, tra gioie, speranze illusioni e.....

sabato, settembre 09, 2006

Il mio secondo colloquio di lavoro


Salve ragazzi,
ecco che l'estate è terminata e inevitabilmente ha portato via con se un pò di spensieratezza e un pò di buon umore.
Torno quindi a parlarvi delle mie vicende personali in tema di ricerca di lavoro...

Con la fine della bella stagione e con la ripresa delle attività lavorative attendevo un responso da parte di una importante società romana che si occupa di ADVERTISING ON LINE circa il colloquio da ma sostenuto alla fine di luglio. La posizione offerta dall'azienda era di STAGE di durata variabile 3 o 6 mesi con sicuro placement, in vista dell'apertura delle nuove sedi di Milano.

Fine Luglio, Roma, caldo insopportabile, scendo dall'eurostar(ormai mio principale mezzo di trasporto interregionale) mi avvio presso la sede del colloquio nei pressi di Termini... Accoglienza calorosa da parte della Dott.ssa...addetta alla selezione, che tra l'altro scopro essere mia correggionale (cavolo questa volta è fatta!!!!), e comincia l' introduzione inerente la società.

Legge il mio C.V., mi chiede spiegazioni circa le cose che vi ho riportato e che sarebbero state oggetto dello stage e quindi del lavoro...appare soddisfatta..
Mi chiede se il fatto di aver scritto sul cv conoscenza dell'inglese DISCRETA, corrisponde al vero, le rispondo di si e le mi invita a fare quattro chiacchiere... Ora, devo precisare che in effetti la mia conoscenza della lingua inglese è relativa a ciò che si può apprendere durante gli studi,cosa posso farci io se non ho mai avuto l'opportunità di passare 6 mesi o più in inghilteraa o negli USA? E' evidente però che risco a capire e a farmi capire... Lei mi dice che non è un problema perchè prima di tutto contano le mie attitudini e conoscenze professionali, che le sembrano più che soddisfacenti, ovvimente però, si affretta aprecisare che se si fosse presentato un candidato con le mie stesse basi professionali ma con una BUONA conoscenza dell'inglese (come richiesto da offerta di lavoro), be a tal punto...

Finisce il colloquio e la Dott.ssa...mi spiega che il colloquio era sembrato soddisfacente e che quasi sicuramente la scelta sarebbe stata tra me è un altro candidato proveniente da una Business School IN CUI LEI EFFEETTUA DEI CORSI DI INSEGNAMENTO...
A TAL PUNTO LO SCONFORTO COMINCIA A PRENDERE IL SOPRAVVENTO...

Torno a casa in Lucania, e dopo qualche giorno, a mente fresca e riposta, faccio mente locale sull'esito del colloquio:

Fattori Positivi: -Buona conoscenza delle basi del lavoro da svolgere, ciò che conta o no?


Fattori Negativi: -Discreta conoscenza della lingua -Concorrenza da parte di un candidato proveniente da una B.S. sicuro allievo e conoscente della selezionatrice.

Risultato 2-1 e palla al centro...

Inizio Settembre, riprendono le attività lavorative e ineluttabile ecco il verdetto:

"Gentilissimo Rocco,
faccio seguito con questa email al nostro colloquio del 25/07/06 per la posizione di Media Planner Assistant per la sede di Milano.
Pur apprezzando moltissimo la tua motivazione e valutando positivamente la tua esperienza legata al web, ritengo che il tuo profilo con coincida perfettamente con quello da noi al momento ricercato.

Ti ringrazio ancora per l’interesse mostrato e ti faccio i migliori auguri per il tuo futuro professionale. Cordiali saluti. "

Sarà stato per colpa della maledettissima Lingua?
1)Ma allora perchè diavolo mi chiamate a fare il colloquio se sul CV è scritto chiaramente che le mie conoscenze relative ad essa non sono corrispondenti a quelle desiderate?


2)Ma allora cosa conta di più, saper parlare in inglese o saper mettere in atto le conoscenze professionali richieste e da me possedute?

Bè, infondo spero che la causa della mia esclusione sia proprio questa e che non sia imputabile a fattori quali concorrente/candidato proveniente dalla B.S. in cui ha delle docenze la selezionatrice.... In conclusione la lotta continua e io mi metto a studiare meglio l'inglese..

Ciao alla prossima, Rocconjob.

2 Comments:

Blogger Laura said...

Andrà meglio la prossima volta, pensala così ;)

10 settembre, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

Cavolo!
Spero tanto sia di conforto o di buon auspicio questa lettura!
A me sta succedendo la stessa cosa di Rocco.
La differenza è che il colloquio in inglese è stato telefonico con una madrelingua irlandese ed aspetto l'esito tra domani e dopo domani.
E' l'occasione della mia vita e sono in ansia...un po'!
Incrocio le dita!

14 settembre, 2008

 

Posta un commento

<< Home